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Muffa in casa in affitto è un binomio scomodo sia per gli inquilini che per i proprietari.
Spesse volte non si capisce quale sia il motivo della comparsa della muffa e gli attori coinvolti nel contratto si incolpano vicendevolmente.
Molti inquilini provano a pulire la muffa da soli per evitare discussioni, ma il fungo è un nemico subdolo e difficile da eliminare. Inoltre, i costi sostenuti dall’inquilino per i prodotti antimuffa possono incidere notevolmente sul budget familiare. Senza contare che pagare un affitto per vivere in un ambiente insalubre e poco presentabile è come buttare soldi al vento.
Il proprietario ha il dovere di consegnare l’immobile in condizioni idonee per essere abitato e provvedere, per quanto di sua competenza, ad assicurare tale stato per tutta la durata del contratto.
La difficoltà sta proprio nel capire perché si è formata la muffa: cattive abitudini, perdite, difetti strutturali oppure era già presente nell’appartamento ed è stata coperta con una passata di vernice?
Al di là dei diritti e dei doveri di proprietari e inquilini, è sempre buona norma adoperarsi per un dialogo costruttivo volto alla soluzione del problema muffa. Se ti trovi in questa situazione e non sai cosa fare, questo contributo potrà sicuramente esserti utile.
In questo articolo, affronteremo in modo approfondito la problematica della muffa in una casa in affitto. Esploreremo le cause principali che portano alla sua formazione, chiarendo le responsabilità e i doveri sia del proprietario che dell’inquilino. Inoltre, discuteremo le soluzioni più efficaci per affrontare e risolvere il problema della muffa, fornendo consigli pratici e strategie preventive. Che tu sia un inquilino alle prese con questo fastidioso problema o un proprietario desideroso di mantenere la tua proprietà in condizioni ottimali, troverai in questo articolo tutte le informazioni necessarie per gestire al meglio la situazione della muffa in casa in affitto.
Indice dell'articolo
Casa in affitto con muffa, cosa dice la legge
Anche se nel contratto d’affitto non viene specificato alcunché riguardo alla muffa, l’articolo 1578 del Codice Civile norma i vizi della cosa locata ovvero in presenza di vizi il locatario può pretendere la risoluzione del contratto. Umidità e muffa sono vizi tali da “diminuire in modo apprezzabile l’idoneità dell’uso pattuito” e ancora “il locatore è tenuto a risarcire al conduttore (locatario) i danni derivati da vizi della cosa”.
Dunque laddove la muffa sia presente copiosamente sulle pareti e ciò non dipenda da problemi strutturali, il proprietario è ritenuto responsabile e deve rispondere dei danni subiti dagli inquilini. A tal proposito, l’articolo 1575 del CC, relativo alle obbligazioni principali del locatore, recita che il locatore è obbligato a “consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione; mantenerla in stato da servire all’uso convenuto; garantirne il pacifico godimento durante la locazione”.
Qualora il vizio, nel nostro caso la muffa, sia presente al momento della stipula del contratto e non sia stato notificato o non sia riconoscibile, il proprietario contravverrebbe al primo punto. Se la muffa si manifesta successivamente, decadrebbero i due punti successivi. Di fatto in presenza di grandi quantità di muffa, l’immobile non rispetterebbe il requisito di abitabilità previsto dal contratto e l’inquilino non potrebbe goderne pacificamente. Il locatario può dunque recedere dal contratto di affitto prima della scadenza.
La legge viene sempre in aiuto nelle situazioni dubbie o controverse, ma, pensandoci bene, una soluzione pacifica conviene sia al proprietario che all’inquilino. Nessuna delle parti in causa trae vantaggio dalla risoluzione del contratto: l’inquilino dovrà cercare un’altra casa, affrontare l’ennesimo trasloco e sostenere ulteriori costi; il proprietario di casa si troverà con un immobile sfitto, dunque, un mancato introito e un problema di muffa da sanare, se vuole riproporlo sul mercato.
Diritti e doveri dell’inquilino
Firmando un contratto d’affitto, si accettano tutte le clausole previste dall’accordo.
Esistono dunque diritti per l’inquilino così come doveri da adempiere.
In caso di presenza di muffa in casa, dovrai attivarti per:
- Far appello ai tuoi diritti di locatario;
- Fare del tuo meglio per prevenire la formazione di muffa e, se già presente, cooperare con il locatore per trovare una soluzione;
- Impedire che la situazione degeneri con conseguenti danni all’immobile.
Prima della firma del contratto è importante assicurarsi che la casa sia nello stato in cui è stata vista la prima volta, soprattutto se è passato molto tempo tra le due fasi dell’accordo. Se l’immobile è affetto da vizi che compromettano l’uso abitativo, l’affittuario può chiedere una riduzione del canone d’affitto oppure la risoluzione del contratto.
La muffa in casa non è solo un problema di natura estetica, ma un vero e proprio rischio per la salute.
Le sue spore minuscole, presenti nell’aria degli ambienti contaminati, possono essere facilmente inalate e innescare la reazione del sistema immunitario. I sintomi variano a seconda del soggetto interessato: possono essere lievi (starnuti, prurito a naso e occhi, naso che cola) oppure forti ovvero vere e proprie reazioni che causano tosse, attacchi d’asma e broncospasmo. Un’esposizione prolungata alla muffa può portare a malattie più complesse e pericolose.
Perché ti sto dicendo tutto questo?
Perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e se nella tua casa in affitto è presente la muffa, devi trovare subito una soluzione con il proprietario. Il confronto è fondamentale per valutare l’entità dei danni, le possibili riparazioni e i costi da sostenere. Se il proprietario è latitante o sminuisce il problema, non arrenderti, insisti fino a quando non riesci a parlarci.
Un dialogo costruttivo e volto a un accordo tra le parti sarebbe auspicabile, ma se il proprietario non ne vuole sapere, dovrai valutare se:
- Intentare una causa contro il tuo padrone di casa e richiedere un risarcimento danni. I tempi della giustizia italiana sono lunghi e una causa ha i suoi costi, ma se sei in possesso di perizie tecniche che accertano il fatto e referti medici che confermano l’insalubrità della casa, ci sono buone possibilità di vincita.
- Smettere di pagare l’affitto, risolvendo il problema a modo tuo. Questa non è proprio la soluzione migliore, perché passeresti dalla parte del torto. Il nostro stato non prevede la possibilità di farci giustizia da soli. Anche la decurtazione del canone mensile non è possibile senza un accordo preventivo con il padrone di casa.
- Scegliere la risoluzione del contratto rispettando i tempi di preavviso. In questo caso eviti la causa e i relativi oneri, ma dovrai cercare un’altra casa, affrontare un trasloco che non è poco in termini di fatica e di spese.
Finora abbiamo parlato dei diritti, ma l’inquilino ha anche dei doveri nei confronti del locatore che cede in affitto un immobile di sua proprietà.
Il locatario deve:
- Osservare abitudini tali da non danneggiare la proprietà altrui
- Avere un comportamento rispettoso
- Onorare il canone mensile come da contratto stipulato tra le parti
- Avvertire prontamente il proprietario in caso di problemi e danni all’immobile, tra cui la muffa, per cercare una soluzione insieme.
Se la muffa è causata da abitudini scorrette dell’inquilino (poca circolazione d’aria, poca pulizia, formazione continua di umidità etc…), il proprietario non è considerato responsabile e tutte le spese sono a carico dell’inquilino.
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Responsabilità dell’inquilino
Cosa deve fare l’inquilino da parte sua per evitare l’insorgere della muffa?
In primis, mantenere il tasso di umidità interna a valori ottimali (50% – 60%). Per far ciò bastano pochi e semplici accortezze:
- Ventilare spesso e riscaldare la casa in maniera costante
- Evitare di stendere bucato bagnato all’interno dell’abitazione
- Controllare eventuali perdite, avvertendo subito il padrone di casa
- Asciugare le superfici bagnate o umide
- Durante la preparazione dei cibi attivare la cappa aspirante
- Lasciare almeno 5 cm di spazio tra mobili e pareti
Questi piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza!
La muffa è un fungo subdolo e resistente, ma per riprodursi ha bisogno di un habitat favorevole ovvero molto umido. È interesse dell’inquilino mettere in pratica quanto appena detto, evita così rischi per la salute e problemi con il proprietario.
Responsabilità del padrone di casa
Il padrone di casa deve assicurare che l’immobile sia salubre, privo di vizi e rischi per la salute degli occupanti.
In caso di presenza di muffa, il proprietario è tenuto a rimuoverla con un trattamento definitivo, sostenendone i costi. La mancata conservazione di un ambiente sano e senza muffa contravviene alla garanzia di abitabilità.
La responsabilità del proprietario riguarda anche l’isolamento appropriato della struttura e l’efficienza dei sistemi di riscaldamento e ventilazione. Problemi di umidità causata da infiltrazioni dell’acqua dai muri o dal tetto competono sempre al locatore, che dovrà provvedere alla riparazione.
Il locatore prima di dare in affitto l’immobile deve effettuare un controllo accurato dello stato di fatto della struttura e degli impianti e risolvere ogni potenziale problema:
- Eventuali perdite idriche
- Riscaldamenti malfunzionanti o rotti
- Tegole mancanti o grondaie difettose
- Muri crepati o infissi deteriorati
Una volta effettuati i lavori per la messa in sicurezza e la riparazione dei danni, il padrone di casa dovrà provvedere anche alla sostituzione degli intonaci, dei battiscopa o rivestimenti danneggiati e ove necessario ripitturare le pareti. Ogni intervento è volto a garantire all’inquilino la piena vivibilità della casa dal primo all’ultimo giorno previsto dal contratto.
Muffa in casa in affitto, paga l’inquilino o il proprietario?
Come già detto, per capire chi è responsabile della comparsa della muffa in casa bisognerà risalire alle cause della sua formazione. Non è sempre semplice dimostrare se muffa era già presente in casa e il proprietario l’ha nascosta con una mano di pittura, sperando che nessuno se ne accorgesse oppure è stato il comportamento dell’inquilino a favorire la nascita del fungo.
Non basta una passata di pittura per eliminare la muffa, serve un vero e proprio trattamento che agisca in profondità igienizzando le superfici. Personale esperto e un’adeguata strumentazione possono risalire alla causa scatenante e, analizzando il tipo di muffa, indicare il prodotto più idoneo. Eliminare definitivamente la muffa conviene a tutti, al padrone perché tutela il suo bene e rispetta le clausole contrattuali, all’inquilino perché tutela la sua salute e i suoi arredi.
La soluzione alla muffa
La soluzione alla muffa esiste ed è più semplice di quello che si pensi! Sappi però che, una volta che si è formata, non basta coprire le spore con la pittura o arieggiare. Tantomeno grattare la muffa con prodotti “fai da te” o spray antimuffa commerciali, anzi utilizzando questi prodotti potresti addirittura peggiorare la situazione.
Così infatti non elimini la causa della formazione del fungo, perché pulire la muffa non vuol dire eliminare la muffa!
La muffa si forma in presenza di elevati tassi di umidità interna e sui cosiddetti “punti freddi” o “ponti termici” ossia difformità strutturali in cui vi è dispersione termica. Se per contenere la formazione di umidità basta seguire i consigli che ti ho dato, per i ponti termici puoi decidere di far rivestire l’edificio con il cappotto termico o utilizzare le vernici speciali di Bastamuffa.
- Il cappotto esterno è un intervento invasivo e costoso, che richiede l’autorizzazione e l’approvazione della maggioranza dei condomini, la preparazione di un progetto e tutte le autorizzazioni previste dalla normativa.
- I prodotti Bastamuffa sono semplici da stendere, puoi provvedere direttamente tu oppure avvalerti di un imbianchino specializzato. Il trattamento Bastamuffa agisce in profondità sulla superficie colpita dal fungo, disinfettando e creando un microstrato termico che protegge da umidità e condensa. A dimostrazione dell’efficienza del trattamento, Bastamuffa offre una garanzia fino a 10 anni. I prodotti Bastamuffa sono atossici al 100%, privi di biocidi, cloro e VOC.
Una semplice valutazione gratuita della situazione ti dirà se possiamo aiutarti a risolvere il problema. Prima di spendere soldi inutilmente, chiedi una consulenza anche a distanza a chi di muffa veramente se ne intende.
La muffa è un problema sia per il padrone di casa che per l’inquilino. Debellare il fungo deve essere un obiettivo condiviso. È fondamentale attivarsi subito con un trattamento mirato che combatta la causa della formazione, altrimenti più il tempo passa e più i danni saranno ingenti per entrambi.
Se sei un inquilino, sarai il primo ad accorgertene. Non sottovalutare la situazione, allerta subito il padrone di casa per cercare una soluzione insieme. Se sei il locatore, non trascurare le richieste dell’affittuario perché potrebbe costarti caro. Bastamuffa ti aiuta a individuare e combattere le cause della muffa, senza spreco di tempo e di soldi. Un trattamento efficace e atossico, di facile uso e con l’opzione delle vernici colorate. Una volta passato il trattamento, la muffa sarà un lontano ricordo per entrambi.
NOTA BENE: Il trattamento Bastamuffa apporta dei benefici durevoli e costituisce a tutti gli effetti un’investimento sull’immobile e pertanto dev’essere effettuato a carico del proprietario dell’immobile.
Se sei un’affittuario, parlane con il padrone di casa, che potrà contattarci per tutte le informazioni del caso!
Se il problema di muffa in casa è grave e diffuso e hai difficoltà a trovare un accordo con il padrone di casa, Bastamuffa ti offre la possibilità di trovare una soluzione naturale e atossica temporanea, che ti permetterà di creare un ambiente salubre, in attesa di eliminare per sempre la muffa.
I prodotti di cui ti sto parlando sono:
- La Pittura Naturale Antimuffa (in confezione da 7 o 17 lt)
- La Pittura Naturale Anticondensa (in confezione da 7 o 14 lt)
Pittura Naturale Antimuffa
Si tratta di una pittura Traspirante Antimuffa Naturale a base di oli e resine vegetali, priva di biocidi e di sostanze petrolchimiche. Il prodotto è certificato classe A+.
La pittura naturale antimuffa è infatti prodotta utilizzando esclusivamente materie prime organiche di origine vegetale provenienti da fonti rinnovabili. Questo tipo di vernice è priva di formaldeide e conservanti nocivi sia per la salute umana che per l’ambiente. Inoltre, non contiene ODS (ossidanti dannosi per lo strato di ozono), e si caratterizza per essere esente da piombo e da altri metalli pesanti pericolosi per l’ambiente.
Pittura Naturale Anticondensa
La Pittura Anticondensa Naturale è formulata con oli vegetali e ioni di argento. Questo prodotto è realizzato esclusivamente utilizzando materie prime organiche di origine vegetale provenienti da fonti rinnovabili.
Anche questa pittura è caratterizzata dalla completa assenza di formaldeide, conservanti, ODS (sostanze nocive per la fascia di ozono), piombo e altri metalli pesanti dannosi sia per l’uomo che per l’ambiente.
Scopri e acquista la Pittura Naturale Antimuffa e la Pittura Naturale Anticondensa nel nostro shop!
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Vademecum del padrone di casa perfetto
Ecco le regole per garantire un buon rapporto con il tuo inquilino e salvaguardare la tua proprietà e non perdere i tuoi guadagni.
REGOLA 1
Se l’inquilino ti segnala i primi puntini di muffa, non mandarlo a quel paese o non pensare che sia solo colpa sua perchè non apre le finestre.
Il poverino non ha colpe se i muri esterni non sono coibentati e sono freddissimi in inverno.
REGOLA 2
Fornisci sempre all’inquilino i prodotti necessari per il primo intervento, per non ridursi in primavera a dover pitturare nuovamente casa.
REGOLA 3
Non lo mettere mai in condizione di lamentarsi col rischio del ricatto di non pagare l’affitto per colpa della muffa (succede molto spesso!).
Troppe volte ho ascoltato queste storie e sono nati conflitti fra le due parti.
Intervenendo in tempo e giocando con un minimo di anticipo non dovrai investire un capitale per risolvere il problema.
Se ti riduci però all’ultimo, solo di fronte ad un problema ormai gravissimo, le ripercussioni sul lato economico e di tempo non mancheranno, purtroppo.
Se hai un problema di muffa non esitare a contattarmi, potrai contare sulla mia esperienza e professionalità.
Per mettere ko la muffa, una volta per tutte e per sempre.
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A presto,
Giuseppe Tringali
Una risposta
Vorrei saperne di più ho un problema nella casa in affitto e credo abbiano provocato loro la muffa in casa mia