muffa sul cartongesso

Muffa sul cartongesso: perché si forma e come intervenire

Last Updated on by @bastamuffa@

Le muffe sono microrganismi primordiali altamente infestanti, capaci di crescere pressoché in qualsiasi ambiente. Date loro umidità elevata, aria stantia e una superficie a scelta tra un vetro, un muro in mattoni o peggio, una parete in cartongesso e state certi che prolifereranno. In questo articolo ci concentreremo sulla muffa sul cartongesso, per comprendere perché si sviluppa su questo materiale e come intervenire!

Muffa in casa: le condizioni favorevoli al suo sviluppo

Le spore della muffa sono aerodisperse. Significa che sono presenti nell’aria e che possono depositarsi in qualsiasi zona della casa, attecchire e moltiplicarsi. Infatti, per nutrire diverse specie di muffa bastano minime quantità di particolato biologico come frammenti di cellule di piante, animali o insetti!

Tuttavia, non tutti gli ambienti sono uguali. Scopriamo insieme quali sono le condizioni che fanno della nostra casa un ambiente ideale per la crescita della muffa (e che dovremmo evitare).

Umidità e muffa

Le muffe amano gli ambienti umidi. Bagni e cucine sono la loro dimora ideale a causa delle attività domestiche che vi si svolgono all’interno, ma non l’unica. Infiltrazioni, impianti che perdono o periodi di piogge intense sono tutti fattori che rendono sensibile alla proliferazione della muffa qualsiasi stanza della casa.

Persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha svolto uno studio a riguardo. Da qui si evince come tra il 20 e il 50% delle unità abitative siano colpite dalla formazione della muffa proprio a causa dell’eccessiva umidità.

Temperatura che favorisce lo sviluppo della muffa

La muffa in casa cresce prettamente in luoghi freschi. Non a caso prolifera velocemente se si deposita sulle pareti poste a nord-est: sono le più fredde.

D’inverno, la formazione della muffa è esponenziale soprattutto se l’ambiente non viene arieggiato. D’estate, di norma rimangono freschi i garage, le cantine e le pareti contigue alle unità di raffreddamento, che sono l’ideale per diverse specie di questo microrganismo.

Ma attenzione, il concetto di “freddo” è relativo e varia da specie a specie: se la temperatura rimane stabile, la muffa può formarsi in ogni caso.

Aria contaminata

Arieggiare i locali dovrebbe essere un’attività quotidiana in qualsiasi stagione. Purtroppo, d’inverno il freddo fa desistere dall’aprire le finestre e porta alla formazione di un’aria stantia che tanto piace alle muffe. 

Attenzione: muffa e microrganismi si nutrono proprio del particolato disperso nell’aria. Ciò significa che più un ambiente rimane chiuso, più nutrimento daremo alle muffe. Inoltre, la comunità scientifica ha decretato che la bassa qualità dell’aria (soprattutto dentro casa!) è un importante fattore di rischio per la salute umana!

Superfici

La muffa in casa può formarsi davvero ovunque.

Dal vetro alla pietra, dai mattoni al cartongesso. Tuttavia, esistono delle superfici predilette per via delle loro caratteristiche compositive. 

Il cartongesso, ad esempio, contiene al suo interno cellulosa, una sostanza presente anche in natura che funge da ottimo nutriente per le muffe. Inoltre, questo materiale è molto igroscopico e tende a trattenere l’umidità, diventando un perfetto ambiente di crescita e riproduzione.

Muffa e cartongesso: combinazione controindicata

Le pareti in cartongesso sono sempre più presenti nelle abitazioni per via della loro facilità di costruzione. Tuttavia, possono non rappresentare una buona scelta se gli ambienti in cui viviamo sono favorevoli allo sviluppo di muffe!

Che cos’è il cartongesso?

Ma il cartongesso che cos’è? Questo materiale è composto da più strati:

  • Due fogli di cartone esterni
  • Una miscela di gesso, fibra di vetro, amido e altri additivi all’interno

Per via della sua facilità d’installazione e di buone caratteristiche come leggerezza o capacità di insonorizzazione, lo possiamo trovare un po’ dappertutto. Dai controsoffitti, alle pareti divisorie, a rivestimenti di muri già esistenti. 

Purtroppo, però, non è tutto oro ciò che luccica. 

Il cartongesso, come abbiamo detto, contiene cellulosa e amido nella sua formulazione. Questi due elementi sono buoni nutrienti per le muffe!

Inoltre, il suo pH in superficie tendente al neutro, unito a quello del gesso leggermente basico, ne fanno un materiale facilmente attaccabile dalla muffa. Infine, è composto da sostanze molto porose e sensibili all’acqua, che tendono a inumidirsi velocemente ma a rilasciare l’umido con molta lentezza.

La muffa in casa necessità di umidità per crescere.

Ma quanta? 

Su questo tema ci sono diverse scuole di pensiero. Alcune istituzioni sostengono che fino ad un 80% di Umidità Relativa (UR) nell’aria il “rischio muffa” non esista. Dall’altro lato, però, la comunità scientifica ha verificato che basta anche un 65% di UR per scatenare la formazione di muffa in diversi ambienti.

Igrometro con valori ideali di umidità e temperatura

Aggiungiamoci il fattore tempo: al di là di quanto un luogo sia umido, dobbiamo considerare per quanto tempo lo rimanga. Si chiama TOW (Time Of Wetness) in italiano “Tempo di Umidità”, e rappresenta quanto tempo una superficie rimane umida al di sopra della percentuale di “rischio muffa”. 

A questo proposito, ogni muffa possiede caratteristiche di crescita peculiari e predilige percentuali di umidità e TOW diversi.

Il cartongesso è un materiale delicato. Per chi lo possiede in casa e non è uno specialista, non è facile comprendere come gestire al meglio le diverse specie di muffa su questa superficie!

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Come prevenire la muffa sul cartongesso

Per evitare lo sviluppo della muffa sul cartongesso è necessario seguire delle regole precise quali:

  • mantenere un tasso di umidità relativa dentro casa inferiore al 65%
  • arieggiare spesso gli ambienti, creando corrente o installare un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC)
  • eliminare prontamente la polvere dalle superfici
  • evitare di posizionare pareti in cartongesso in prossimità di fonti che lo possano bagnare direttamente
  • utilizzate vernici con ph superiori a 7 (basici), evitando invece pitture (come quelle acriliche), che forniscono nutrimento al fungo

Bastamuffa, la soluzione definitiva

Eliminare la muffa è di per sè difficile, ve lo abbiamo raccontato in diversi articoli. Per quanto riguarda le pareti in cartongesso è evidente che la problematica si amplifica per le proprietà costituenti di questo materiale, naturalmente favorevoli allo sviluppo della muffa.

Prima di decidere di utilizzare questo materiale è essenziale prendere in considerazione alcuni fattori quali:

  • presenza di livelli elevati di umidità;
  • zona climatica;
  • esposizione della casa ecc

In presenza di fattori che agevolano la formazione del fungo il consiglio è di evitare l’utilizzo del cartongesso e di prediligere altri materiali costruttivi.

Del tutto controindicato è apporre pannelli di cartongesso su pareti perimentrali umide, esposte a nord e già colpite da muffa. L’effetto sarebbe fornire ulteriore nutrimento alla muffa, che in breve tempo farebbe capolino sulla parete in cartongesso. In questi casi per eliminare la muffa sarà necessario rimuovere la parete in cartongesso per trattare il muro retrostante.

Nel caso di muffa sui muri in casa, il rimedio perciò non può essere coprire la parete nella speranza di “isolarla”. È necessario invece comprendere i motivi che hanno portato alla sua nascita e diffusione, per poi agire sulle cause, attraverso una soluzione personalizzata.

Questo è il metodo di lavoro adottato da Bastamuffa, che dal 2010 ha aiutato oltre 13000 famiglie a risolvere per sempre il problema della muffa in casa, fornendo una garanzia di risultato fino a 10 anni. Scopri in questo articolo come operiamo!

EMERGENZA Muffa in Casa?

Giuseppe Tringali - Bastamuffa.com

Dal 2010 Bastamuffa aiuta le famiglie italiane a liberarsi della muffa:

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