identificare le muffe

Riconoscere i tipi di muffe, ecco come fare!

Last Updated on by @bastamuffa@

“Muffa” è il nome generico che viene indistintamente attribuito alle macchie visibili su alcune superfici, ma se ti addentri un po’ di più nell’argomento, scoprirai che esistono tantissimi tipi di muffa di colore e forme diverse, ma difficili da vedere e identificare a occhio nudo. In questo articolo voglio farti conoscere questo mondo di miceti, tanto pericoloso quanto per certi aspetti suggestivo. 

Ad oggi sono state identificate ben 65000 tipologie diverse di muffe! Incredibile vero?

In questo articolo cercheremo di capire quali tra tutti questi esemplari di muffa sono presenti come ospiti indesiderati nelle nostre case.

Bene, sei pronto a esplorare con noi il mondo delle muffe?

Come identificare il tipo di muffa?

Quella chiazza colorata che vedi sul muro o quei puntini neri tra le fughe delle piastrelle dimostrano che la muffa ha preso possesso dell’ambiente e che continuerà indisturbata per la sua strada fino a quando non interverrai in maniera incisiva e definitiva. Ma prima di tutto bisogna capire di che tipo di muffa si tratta per poter individuare il trattamento più idoneo.

Le muffe infatti sono presenti sul nostro pianeta da tempi immemorabili e proprio nel corso del tempo si sono evolute, si sono separate colonizzando tutto il mondo. Hanno perciò trovato via via ambienti favorevoli al proprio sviluppo e un nutrimento in ognuno di essi. Difatti ogni muffa si è specializzata nel mangiare qualcosa di diverso. Non ci crederai, ma la muffa mangia anche la plastica o il cartongesso! Sì proprio così.

Possiamo dunque affermare che le muffe mangiano di tutto e vivono in tutti gli ambienti naturali, tranne in quelli in cui è presente un’elevata concentrazione di zolfo.

Sei curioso ora di sapere come riconoscere il tipo di muffa?

Le muffe non si sviluppano solo all’interno delle mura domestiche, ma anche esternamente ovunque trovino il giusto habitat per riprodursi (ad es. terra e piante, soprattutto in decomposizione). Come si diffonde la muffa? Tramite le spore.

Ti spiego il meccanismo facendoti un esempio.

Hai presente i soffioni?

Ti parlo di quelle piantine perenni che sono presenti ovunque e che possiedono fiori gialle e i pappi bianchi (soffioni) che hanno la funzione di disperdere nell’aria i semi sollevati dal vento. Ebbene, se non siamo estremamente delicati quando togliamo il pappo dalla pianta i semi si staccano immediatamente diffondendosi nell’aria come piccolissimi paracaduti.

Proprio come i soffioni la muffa cresce sulle superfici dando origine ad un numero infinito di particelle talmente piccole da essere invisibili. È sufficiente un leggero soffio d’aria per diffondere nell’ambiente milioni di spore, proprio come accade per i soffioni.

Le spore delle muffe sono dunque naturalmente presenti nell’aria che respiriamo, ma possono rivelarsi pericolose quando siamo in ambienti chiusi, al punto di compromettere la salubrità dell’aria interna e causare problemi di salute.

Sapevi che le spore della muffa sono pericolose?

Osservare la muffa al microscopio ci permette di conoscere meglio questo straordinario mondo di forme e colori: filamenti, infiorescenze e grappoli di ife di cromie diverse formano bellissime immagini astratte. Un complesso universo fungino che non puoi esplorare senza l’aiuto di strumentazioni e procedure specifiche, che di seguito ti spiegherò. 

Per l’identificare le muffe i micologi seguono un iter che prevede la raccolta dei campioni di spore in appositi contenitori e la seguente messa in coltura per osservarne lo sviluppo. Vediamo più nel dettaglio i due step di coltivazione e identificazione delle muffe.

Una prima identificazione della muffa la si può fare osservando il colore presente sulla nostra parete. C’è chi ha una macchia nera sul soffitto, chi invece tanti puntini grigi, chi una striscia verdastra. Da che cosa è dato il colore della muffa? Essenzialmente da ciò che mangia! Per comprendere a quale famiglia appartiene la muffa dobbiamo avvalerci di strumenti di laboratorio, come le piastre Petri. Questa analisi ci permette di capire se la muffa è più o meno aggressiva, se vive prevalentemente nell’aria o attaccata ai muri.

Nel prossimo paragrafo ti dirò di più su questo strumento!

Capsule di Petri

Hai mai sentito parlare delle capsule di Petri?

La piastra di Petri, che prende il nome dal batteriologo che la inventò, è un contenitore trasparente di forma cilindrica usato per terreni di coltura di funghi e batteri. Per coltivare le muffe e osservarle al microscopio occorre dunque una capsula di Petri sterilizzata, che verrà poi riempita di agar, una polisaccaride nutriente di consistenza gelatinosa. Si tratta di un substrato neutro, cioè un alimento come l’acqua che può essere mangiato da tutti. Il fatto che sia neutro è fondamentale, in quanto così la muffa cresce senza subire alterazioni di colore o di forma.

Una volta raccolti i campioni con un tampone, lo si strofina sull’agar in modo che le spore e pezzetti di muffa si depositino. Successivamente la capsula viene chiusa con il relativo coperchio e sigillata con nastro adesivo trasparente. Trascorsi 4-7 giorni, le colonie si saranno sviluppate, assumendo il loro colore e forma naturale che potrà essere, nero, grigio, verde, bluastro, marrone, bianco ecc.

Ti stai chiedendo cosa si vede esattamente nella capsula? Te lo faccio vedere subito!

Impressionante vero?

Nella capsula si possono notare colonie di muffa dalle diverse caratteristiche: più o meno delineate, polverose, cotonose o filamentose, dall’aspetto polveroso o soffice, di colore verde o puntinato nero e via dicendo, a seconda del tipo di muffa raccolta. Tutto questo si può osservare anche a occhio nudo, ma una lente di ingrandimento permette di rilevare meglio le ife (filamenti della muffa).

Grazie alle Capsule di Petri possiamo identificare la famiglia a cui appartiene la muffa presente a casa nostra. Non risaliamo all’esatto nome della muffa, ma questo non è necessario per poter agire attraverso un’azione mirata. Per questo è infatti sufficiente risalire al ceppo a cui appartiene la muffa, che ci consente di adottare delle misure specifiche, caso per caso.

In Italia abbiamo individuato 5 ceppi di muffe, che ora ti presenterò, partendo dalla più diffusa e meno pericolosa. Sei pronto?

Partiamo!

Alternaria

L’alternaria è un tipo di muffa che predilige ambienti particolarmente umidi e aggredisce perciò preferibilmente muri che hanno subito delle infiltrazioni e i bagni. Proprio per questa sua caratteristica si sviluppa anche sulle piante. L’alternaria è una muffa poco pericolosa per la nostra salute, anche se non è consigliato conviverci in quanto contiene allergeni e può dare origine a problemi respiratori.

Aspergillus

L’Aspergillus è una tipologia di muffa di cui avrai già sicuramente sentito parlare.Si presenta con delle macchioline grigio azzurre. Per i suoi effetti negativi ha dato il nome a una malattia, l’aspergillosi, una malattia cronica generata dalle spore di questa muffa, che vengono liberate in quantità grandissime. L’Aspergillus ama ambienti molto umidi e possiede una peculiarità: si lega facilmente alle goccioline di acqua presenti nell’aria e grazie a queste si deposita su tappeti, moquette, divani in tessuto. La polvere presente diventa un collante che aiuta ulteriormente questa muffa a diffondersi.

Cladosporium

Il Cladosporium genera delle macchie estremamente scure sulle pareti, mentre nella capsula di Petri cresce di colore marrone. Questa muffa è molto presente negli ambienti esterni, però prolifera anche nei nostri bagni e in cucina. Molto spesso la introduciamo noi stessi attraverso la frutta e la verdura che acquistiamo.

Penicillium

Il Penicillium appartiene a una scala di gravità, per gli effetti che ha sulla salute, medio alta. Nonostante ciò dobbiamo riconoscere a questa muffa un merito: sviluppa una tossina, la penicillina, che ci ha permesso di guarire da moltissime malattie. Produce però i suoi effetti negativi quando viene assunta in dosi eccessive e questo accade quando le sue colonie crescono sui nostri muri di casa. In questi casi le spore liberate e che ingeriamo con la respirazione sono moltissime! Ciò equivale ad assumere costantemente dosi molto elevate di antibiotico e significa abbattere considerevolmente le proprie difese immunitarie! Capisci allora come diventa fondamentale agire immediatamente quando si scopre di avere questa muffa in casa?

Stachybotrys

Questa tipologia di muffa è tra le più pericolose in assoluto. Possiede una forma caratteristica quando si sviluppa sulla piastra Petri: dei cerchi concentrici. È una muffa subdola, in quanto all’apparenza non sembra grave. Si presenta come una muffa asciutta, non intacca moltissimo la parete, crea delle macchioline.

Questa muffa è presente purtroppo anche in Italia, ma è prevalentemente diffusa negli Stati Uniti, dove rappresenta un grande problema sanitario. Ma perché è così dannosa per la salute? Te lo dico subito. Pensa che la sua caratteristica è di riuscire ad intaccare il sistema neurale delle persone. Va ben oltre perciò al sistema immunitario, raggiungendo il sistema nervoso.

L’evoluzione della contaminazione

Generalmente la contaminazione della muffa dei muri di casa inizia con una sola specie che, nel tempo, evolve dando origine ad un vero e proprio ecosistema, definita catena trofica.

Da che cosa è composto questo ecosistema?

Ne fanno parte più specie di muffe e altri organismi che sviluppano tra di loro diverse tipologie di rapporti. Il flusso è perciò il seguente: da una tipologia di muffa si sviluppano altre tipologie di muffe, successivamente giungono i batteri, dopo di chè gli insetti (formiche e gli psocotteri fra i primi). Fino a quando c’è nutrimento si genera un’evoluzione che parte dagli organismi più piccoli a quelli più grandi ed impegnativi. Non ci stanchiamo di sottolineare come gli ambienti umidi favoriscano le attività biologiche: la presenza di acqua in quantità relativamente grande è un elemento fondamentale per la nascita e l’evoluzione della catena trofica.

Muffe al microscopio

Per osservare la muffa al microscopio ottico, basterà prelevare un campione della colonia dal terreno di coltura della capsula di Petri e posizionarlo su un vetrino. Attraverso l’ingrandimento strumentale si apprezzeranno, a seconda del tipo di miceto, colonie di ife o anche spore di forme sferiche, ellittiche o angolari. Il colore delle spore darà inoltre una chiara indicazione del tipo di muffa. 

Interessante, vero? 

Se in casa è presente muffa visibile o se hai il dubbio che si stia formando, puoi fare il test che ti ho appena descritto. Si, hai capito bene! Continua a leggere e ti spiegherò come procedere.

Test della muffa Bastamuffa

Se sei arrivato fino a questo punto, immagino che tu abbia riscontrato la presenza di muffa in casa. Magari hai già provato a rimuoverla con rimedi casalinghi o con solventi chimici, ma l’hai vista ricomparire dopo poco, come se niente fosse stato fatto. Per eliminare la muffa in maniera definitiva serve l’aiuto di professionisti del settore, che con l’esperienza maturata e gli strumenti a disposizione sono in grado di assicurarti risultati duraturi.

Come posso fare un test della muffa in casa?

Te lo dico io! Prima di tutto ti invierò a casa il Test Bastamuffa, uno strumento pratico e semplice da usare, che permette di valutare il livello di contaminazione e la tipologia di muffa. Il test è stato messo a punto in collaborazione con un biologo e un laboratorio di analisi per garantire risultati sicuri e precisi. 

Cosa trovo nel Test Bastamuffa?

Nel kit trovi due capsule di Petri contenenti un terreno di coltura gelatinoso in grado di far sviluppare solamente le spore di muffa presenti nell’aria, escludendo dunque altri microrganismi.

In circa 7 giorni le spore avranno formato delle vere e proprie colonie all’interno della capsula trasparente.

Perché ho bisogno di due capsule di Petri?

Il kit è provvisto di due capsule per poter analizzare sia le spore presenti nell’aria indoor sia la muffa sulle pareti. 

Come funziona esattamente il test?

Il Test Muffa di Bastamuffa è estremamente semplice da fare.

Per quanto riguarda la ricerca della contaminazione dell’aria, segui i passaggi:

  1. Per prima cosa chiudi porte e finestre della stanza contaminata per 2/4 ore.
  2. Passato questo lasso di tempo, entra nella stanza e posiziona la capsula di Petri aperta su un ripiano ed esci.
  3. Dopo due 2 ore prendi la capsula, chiudila con il suo coperchio e sigillala con l’apposito nastro adesivo.

Il Test per valutare la muffa presente sulle pareti prevede due passaggi:

  1. Preleva un campione di muffa grattando sulla superficie con l’apposito tampone sterile in dotazione. 
  2. Deposita il campione nella capsula di Petri, sfregando delicatamente il tampone sul gel all’interno della piastra.

A questo punto non rimane che attendere i 7 giorni previsti per lo sviluppo della colonia. Lo staff di Bastamuffa eseguirà un’attenta valutazione e analisi delle spore, individuando il trattamento più idoneo.

Quanto costa il Test Bastamuffa?

Puoi acquistare il Test Bastamuffa a soli € 67,00 e senza alcun costo di spedizione. Riceverai il pacco entro 24/48 ore dalla ricezione dell’ordine. Un’offerta imperdibile, che ti permetterà di capire se l’ambiente in cui vivi è contaminato ed eventualmente provvedere alla bonifica.

In conclusione…

Individuare ed eliminare la muffa in casa è importante per la salute di tutti gli occupanti, soprattutto se sono presenti bambini e anziani. Il fungo infatti è responsabile di reazioni allergiche anche severe e complicazioni che interessano l’apparato respiratorio. Non indugiare oltre! Con questo semplice test potrai fugare ogni dubbio e vivere in un ambiente sano e piacevole. 

EMERGENZA Muffa in Casa?

Giuseppe Tringali - Bastamuffa.com

Dal 2010 Bastamuffa aiuta le famiglie italiane a liberarsi della muffa:

Condividi l'articolo

2 risposte

  1. Salve abito in un condominio costruito circa 50 anni fa’ . Io vivo in un appartamento all’ultimo piano . Sopra di me c’e’ un terrazza condominiale . Da circa tre anni in alcune camere si sono formate macchie di umidità lungo gli angoli e lungo i travi sopra il soffitto.Questa estate abbiamo ristrutturato l’intera pavimentazione della terrazza . Smantellando il vecchio massetto e l vecchia pavimentazione . La ditta ha preferito non smantellare la vechia colata di catrame sopra le pignatte e sopra i travi perche a su dire per smantellarla poteva provocare danni agli appartamenti sottostanti.il lavoro è stato completato il collaudo effettuato a settembre tutto ok.
    Da circa dieci giorni dopo una serie di temporali si sono formate nuovamente delle macchie di umidità al soffitto del mio vicino molto scure e al mio soffitto piccole macchioline . Faccio presente che il mio soffitto prima di Natale ho provveduto a rimuovere le machhie tramite prodotti adatti ma ho rimosso solo in parte la vecchia ditta . Infatti le macchioline si stanno formando sulla vecchia tinta e non su la parte rimossa . Per favore volevo chiedervi una Vostra spiegazione per la nuova formazione di queste macchie e se non dipende dalla terrazza condominiale quindi dalla pavimentazione da cosa dipende e come posso eleminarle definitivamente nel mio appartamento . Resto in attesa di una Vostra risposta grazie infinite.
    Lorenzo

    1. Ciao Lorenzo,
      ti consiglio di seguire la speciale procedura online che abbiamo realizzato per dare assistenza a chi ha un’emergenza muffa in casa e ha bisogno di supporto tecnico immediato e una soluzione efficace.

      Clicca qui per richiedere una videoconsulenza al team Bastamuffa

      https://bit.ly/emergenza_muffa

      A presto

      Giuseppe Tringali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I dati della muffa: perché aumentano gli immobili nuovi o ristrutturati con muffa? perché aumenta la sfiducia verso le soluzione temporanee?
SCARICA QUI

e-book sulla muffa

Anche tu ti ritrovi ogni anno alla ricerca di un METODO che funzioni davvero CONTRO LA MUFFA?
SCARICA QUI

Stai pensando di cambiare i mobili ma hai muffa in casa? Scopri come arredare in sicurezza la tua casa, senza più rischiare la muffa...
SCARICA QUI

Articoli recenti

Seguici sui social
per rimanere sempre aggiornato!

Tante famiglie nel gruppo Facebook Eroi Bastamuffa seguono le nostre dirette domenica alle 14.00!

Più di 8.500 iscritti sul nostro canale Youtube

Siamo appena sbarcati su Instagram!

Parlano di noi

Problemi di muffa da condensa?