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Muffa e salute: la correlazione con i disturbi mentali

Last Updated on by @bastamuffa@

Che la muffa sia pericolosa per la salute, è ormai un dato di fatto.

Ma non tutti sanno che il suo campo d’azione va ben oltre quella che potremmo definire una semplice reazione allergica. Le micotossine della muffa presenti nell’aria degli ambienti contaminati sono facilmente inalabili, le spore di dimensioni minuscole inoltre riescono a raggiungere e compromettere l’apparato respiratorio. C’è però un’insidia maggiore che spesso viene sottovalutata, proprio perché i sintomi sono talmente comuni e poco riconoscibili da essere attribuibili ad altri fattori scatenanti. In questo articolo voglio parlarvi della relazione tra muffa e disturbi mentali.

Molti ricercatori statunitensi alle prese con la “black toxic mold”, si stanno occupando di questo argomento, studiando casi di persone esposte al fungo che manifestano alterazioni evidenti del loro modo di vivere abituale.

Sintomi neurologici da esposizione alla muffa

Secondo l’autorevole opinione della dottoressa Mary Beth Ackerly, psichiatra e specialista di medicina integrata, esiste una stretta correlazione tra inquinamento ambientale e malattie legate alla sfera mentale. Questi disturbi sono causati dagli inquinanti chimici e biologici, muffa inclusa. Poniamo la nostra attenzione sulla relazione tra muffa e salute.

I sintomi associati all’esposizione delle tossine della muffa sono diversi, ma a detta della dott.ssa Ackerly il più comune è l’ansia. Le persone si svegliano con attacchi di panico e notano un aumento evidente della sudorazione notturna al punto di sentire la necessità di consultare un medico. Queste problematiche coinvolgono anche adolescenti e bambini, che diventano pigri: non vogliono andare a scuola e il loro rendimento scolastico peggiora.

I pazienti analizzati associavano i sintomi appena citati ad altre cause, considerandoli malesseri temporanei e di poco conto. Pian piano la situazione si aggravava, ansia e depressione scatenavano pensieri talmente negativi da rendere necessario l’intervento di uno psichiatra. Naturalmente queste manifestazioni erano più evidenti in soggetti con disturbi mentali già in atto. 

Cosa ha evidenziato lo studio

È piuttosto comune attribuire questi sintomi a stress, soprattutto nei casi in cui il medico non riesca a trovare una diagnosi. La dott.ssa Ackerly ha ritenuto che lo stress non fosse una motivazione soddisfacente. Ha iniziato così ad analizzare a fondo ogni singola situazione legata ai diversi casi: cambiamenti importanti, luoghi frequentati, analisi degli edifici lavorativi e abitativi e via dicendo. Ha così scoperto che moltissimi pazienti con disturbi mentali abitavano o frequentavano edifici poco salubri, spesso colonizzati da muffa. Ecco allora na necessità di approfondire la correlazione tra muffa e salute, tra muffa e problemi neurologici nello specifico.

La dottoressa riporta il caso di un uomo di 27 anni che iniziò a mostrare episodi maniacali importanti, perse il lavoro e venne ricoverato in un’unità psichiatrica per due settimane. La squadra che svuotò il suo appartamento trovò dietro la testiera del letto un’intera parete coperta di muffa a seguito di una perdita del condizionatore.

I casi riportati durante il “Toxic Mold Summit” (Summit sulla Muffa Tossica) sono molti e possono variare a seconda della durata dell’esposizione ai contaminanti biologici. I sintomi iniziali riguardano lievi cali di prestazione fino ad arrivare a stanchezza moderata, cali cognitivi e ansia. Tutte situazioni che nella fase iniziale non destano preoccupazione, perché ritenute piuttosto comuni nella vita frenetica contemporanea. Solo il perdurare di questi sintomi fino a un evidente peggioramento diventa un campanello d’allarme per le persone coinvolte e per i loro cari.

Il punto è che tutto ciò che respiriamo dal naso arriva al cervello.

Per questo motivo l’esposizione alla muffa e alla muffa tossica è molto pericolosa ed è strettamente connessa con i disturbi nervosi. È stato dimostrato che l’inalazione delle spore della muffa è una concausa della comparsa dell’Alzheimer precoce, soprattutto nelle donne. 

La Società Internazionale delle Malattie Ambientali (ISEAI) si occupa di studiare tutte le malattie legate all’ambiente in cui viviamo, muffa inclusa. Le malattie più comuni classificate da ISEAI sono: borreliosi di Lyme, malattie trasmesse da zecche, infezioni virali, parassiti e altre che non abbiamo ancora scoperto.

Il nostro ambiente può essere estremamente tossico: aria pulita, acqua pura e cibo naturale sono sempre più difficili da trovare. I sintomi causati da ambienti inquinati e contaminati sono molteplici e spesso difficilmente riconoscibili. Per questo motivo l’ISEAI propone un approccio inclusivo che coinvolge varie discipline mediche al fine di prevenire e curare i sintomi da esposizione all’ambiente inquinato. 

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Muffa e salute: come prevenire la formazione di muffa 

Finora ti ho parlato dei sintomi dell’esposizione agli agenti inquinanti, nella fattispecie alla muffa, e di come questo problema sia affrontato a livello globale da diversi esperti e associazioni di medici. È importante essere consapevoli di quanto questo fungo sia pericoloso per la salute psico-fisica delle persone, soprattutto bambini, anziani e soggetti debilitati.

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella formazione della muffa. Il fungo per sopravvivere e riprodursi necessita di particolari condizioni ambientali e di un tasso di umidità relativa interna superiore al 55-60%. Puoi prevenire la formazione di muffa limitando o addirittura eliminando tutti quei fattori che nutrono il miceto. Bastano poche e semplici azioni quotidiane, come per esempio:

La prevenzione è sempre il metodo migliore evitare il sorgere della muffa, ma come comportarsi se non è mai stata fatta o se è stata fatta male? 

  • aerare frequentemente la casa 
  • asciugare sempre le superfici bagnate/umide  
  • evitare di stendere biancheria in casa 
  • riparare eventuali perdite
  • controllare la percentuale di umidità interna

Quando la prevenzione non basta più

e sei arrivato a leggere fino a questo punto, molto probabilmente è troppo tardi per prevenire. Si sono formate macchie scure sulle superfici, tra le fughe delle maioliche e probabilmente percepisci anche un odore putrescente. Forse hai anche provato a eliminare le chiazze con solventi chimici o rimedi naturali, ma senza risultati evidenti. 

La muffa è un fungo resistente in grado di riprodursi velocemente e in profondità, distruggendo e sfaldando anche superfici dure. Non perdere tempo con il fai da te, in questi casi devi affidarti a dei veri e propri esperti di muffa, in grado di valutare caso per caso e trovare la soluzione più idonea al tuo problema. Il metodo Bastamuffa è un trattamento sicuro e risolutivo, con un protocollo garantito per 5 anni. Un’azione pronta e accurata debella il problema e migliora la qualità dell’aria indoor. Prima intervieni, prima metti al sicuro la tua salute e quella dei tuoi cari!

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Giuseppe Tringali - Bastamuffa.com

Dal 2010 Bastamuffa aiuta le famiglie italiane a liberarsi della muffa:

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